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domenica 2 novembre 2008

lo spazio personale della comunicazione

Hai notato che l'estate,al mare,sulle spiagge,l'uomo triplica la sua aggressività? Diversi studi di psicologia hanno dimostrato che la causa è dovuta,oltre che alla temperatura elevata e al sovraffollamento,alla riduzione del suo spazio vitale,cioè quella zona o bolla cosidetta "prossemica"immediatamente vicina al proprio corpo. Sicuramente hai anche notato come la gente si precipita per conquistare una sorta di territorio delimitandolo con ombrelloni,asciugamani e sedie pieghevoli, costringendo così il suo prossimo a tenere adeguate distanze dal proprio spazio personale. Tutti noi abbiamo,intorno al nostro corpo,uno spazio che ci avvolge,che ci separa e che ci protegge dal resto del mondo. E' uno spazio mentale che esiste nella nostra mappa del mondo ed è chiamato spazio prossemico o bolla prossemica perchè si sviluppa tutta intorno a noi. La gestione dello spazio che ci separa dagli altri è un elemento chiave in tutte le attività che ci riguardano.Lo spazio determina sempre gli effetti della comunicazione. Edward T.Hall,uno di maggiori studiosi di prossemica che è la disciplina che studia che cosa siano lo spazio personale e come l'uomo lo percepisce,ha definito quattro tipi di suddivisioni del nostro spazio,quattro diverse zone interpersonali che corrispondono alle differenti categorie di relazioni umane: 1.La distanza intima (0-45 cm) E' quella con accesso più ristretto.Riservata al partner o ai familiari più stretti.E' permesso il contatto fisico.L'orientamento del corpo è frontale. Un accesso da parte di persone estranee viene percepito come un invasione che provoca disagio. Pensa quando devi condividerlo con sconosciuti in ascensore o sull'autobus. 2.La distanza personale(45-120 cm) Questa zona è meno ristretta. Vi sono ammessi familiari meno stretti,amici e colleghi.Il contatto fisico è possibile ma solo su alcune zone del corpo come le braccia e le spalle. L'orientamento del corpo rispetto agli altri è talvolta frontale,più spesso laterale. In questa zona si svolgono comunicazioni informali. 3.La distanza sociale (1,2-3,5 metri) In quest'area svolgiamo tutte le attività che prevedono interazione con persone sconosciute o poco conosciute.E' anche la zona nella quale si svolgono gli incontri formali come un incontro d'affari. Il contatto che si instaura è prevalentemente visivo e uditivo. 4.La distanza pubblica (oltre i 3,5 metri) E' la zona delle occasioni ufficiali,un comizio,una conferenza,una lezione universitaria o riunione di lavoro. Caratterizzato da assenza di contatto fisico(il contatto è solo visivo e uditivo) e da relazioni formali. Nel libro "La dimensione nascosta",Hall osservò che la distanza che ci fa sentire a nostro agio dipende dalla propria cultura:gli italiani,i norvegesi,i sauditi e i giapponesi hanno infatti diverse concezioni di vicinanza. Gli europei e gli asiatici si tengono fuori dal raggio del braccio,gli arabi,invece preferiscono stare molto vicini tra loro,quasi gomito a gomito.In alcune zone meridionali dell'India,quando gli individui della casta più bassa incontrano i bramini,la casta più alta,devono tenersi ad una distanza di 39 metri! Per riuscire quindi a sentirsi in armonia con gli altri può essere utile prendere coscienza del proprio rapporto con lo spazio ed allenare la nostra sensibilità a riconoscere le esigenze di coloro che ci stanno intorno. "Per non sentire freddo i porcospini si raggruppano tra loro,ma se si avvicinano troppol'uno all'altro si pungono reciprocamente con i loro aculei.Quindi occorre trovare la giusta vicinanza alla quale non si ha freddo ed evitare quell'intimità che in determinati casi può ferire."(Michael Birkenbihl a proposito di un famoso esempio di Nietzsche)Saluti Sandro.
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Sandro Flora
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http://tecnichedivenditaecomunicazione.blogspot.com/

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